La grappa in pillole Elemento precedente Ri-Brandy-Amoci Elemento successivo Grappa, primo moonshine

La grappa in pillole

Cos’è?
La grappa è un distillato di vinaccia la cui paternità spetta solamente all’Italia.
Le vinacce, composte da bucce, semi e talvolta raspi del grappolo d’uva possono essere di tre tipi, vergini, semi fermentate e fermentate.
Le prime provengono dai vini bianchi e non contengono alcol, in quanto vengono separate dal mosto, le seconde appartengono ai vini rosati, la cui permanenza nel mosto dura poche ore e le ultime ai vini rossi, le cui bucce rimangono all’interno del mosto per tutta la durata della fermentazione.
La distillazione si compone di due fasi, il disalcolamento delle vinacce tramite il passaggio di vapore o a bagno maria, raramente a fuoco diretto e di una successiva rettifica per concentrare l’alcol della flemma ottenuta con il primo processo. La grappa può essere bevuta sia giovane che invecchiata, forte di un estratto di 140 grammi ettolitro che le conferisce un ottimo carattere e profumi anche senza passaggio in legno.

L’assaggio: tra mito e realtà
Il fatto di sfregare una piccola quantità di grappa sulla pelle ed odorare i vapori eterei  per capire la genuinità del prodotto o il vitigno di provenienza è una pratica senza alcun tipo fondamento.
Molto meglio analizzare la grappa con un bicchiere capiente, a tulipano, per poter cogliere al meglio le sfumature aromatica e l’evoluzione che il distillato ha durante la permanenza al suo interno.
Infatti dopo un ingresso etereo, dovuto all’evaporazione dell’alcol, la grappa inizierà a donare i tipici sentori fruttati e floreali, che sulla pelle, anche per via della temperatura corporea sarebbero troppo repentini.

crediti fotografici: Photo by Connie Perez on Unsplash