Descrizione
Il Bitter Campari è l’aperitivo italiano per eccellenza, che da oltre 150 anni accontenta il nostro gusto.
Alcol, acqua, erbe aromatiche, piante, frutta: questi gli ingredienti di una ricetta unica e rispettosa della tradizione.
Sorseggialo all’aperitivo, magari in abbinamento a qualche altro drink alcolico e analcolico per dare vita a cocktail piacevolmente amari. Il Bitter Campari appartiene alla tipologia “Liquore Amaro” e nasce nel lontano 1860 ad opera di Gaspare Campari, barista e gestore del “Caffè dell’Amicizia” a Novara.
Le sue prime esperienze in questo campo e l’acquisizione del sapere dell’infusione risalgono alla sua adolescenza, quando poco più che quattordicenne prestò servizio presso una prestigiosa liquoreria torinese oggi scomparsa.
Molti infatti ritengono che l’ispirazione per la nascita della ricetta del famoso aperitivo, possa risalire a questo periodo. Nel 1904, visto il successo del suo prodotto, decide di trasferirsi a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, per aprire il suo stabilimento che poi passerà a suo figlio, Davide Campari.
Il liquore amaro inizialmente si chiamava “Bitter all’uso di Hollandia”, per via del successo che riscuotevano questi prodotti di scuola europea presso i consumatori.
L’idea di fondo che spinse Campari a Milano fu la sua espansione economica, ma sopratutto la mancanza di un’ agguerrita concorrenza data dalle decine di fabbriche di Vermouth del capoluogo sabaudo.
Questo dualismo creerà uno dei più grandi cocktail di fine 800, il Milano-Torino.
Il successore, Davide, ebbe grandi intuizioni commerciali che portarono in breve tempo il Campari ad essere distribuito in tutto il mondo, protagonista assoluto di aperitivi e cocktail di inizio secolo.
Geniale la collaborazione con il movimento Futurista che diede all’azienda fantastiche pubblicità, che svecchiarono in un sol colpo le vecchie comunicazioni in stile Liberty che avevano caratterizzato l’inizio del 900.
Tutto nacque a seguito delle Biennale di Venezia del 1926, dove Depero espose “Squisito al selz”, un quadro ispirato al neonato drink Campari & soda, che dara poi vita, visto il successo della mistura, al Campari Soda, ribattezzato “L’aperitivo veloce futurista”.
L’idea innovativa per quegli anni, precorreva i tempi dei “Ready to Drink” ovvero rendeva già pronto e disponibile in bottiglietta uno dei “must” dell’aperitivo di allora, il Campari e soda, nelle giuste quantità e dosi, evitando interpretazioni errate da parte dei baristi.
In tempi recenti la Campari ha utilizzato per una sua pubblicità televisiva una rivisitazione di una famosa poesia di Depero, edita all’interno del “Numero unico futurista Campari 1931”. La poesia recitava: “L’ora del Bitter, è questa l’ora dell’aperitivo, la folla elegante si riversa nel suntuoso bar cittadino strombettando ai propri camerieri: un Bitter Campari in Do minore, un Bitter Campari in Re maggiore, un Bitter Campari in La-Fa-Mi, meravigliosa rossa sinfonia”. Leggendola non si possono non vedere le analogie, cosi come l’immagine iniziale della pubblicità televisiva, che come nella poesia è un orologio che segna Mezzogiorno.
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